Il maresciallo Capellaro e l’appuntato Pessina indagano su due omicidi avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro. Le loro ricerche svelano complicate storie d’amore e di vendetta. C’è un unico filo che sembra collegare i delitti e che emerge sempre più chiaro tra gli elementi di cui i due carabinieri, grazie alla loro tenacia, vengono in possesso: la sifilide. Intorno a questa malattia della vergogna, rivelatrice di tradimenti mai confessati, ruota tutta la vicenda. Un giallo che è un pretesto per descrivere i meccanismi del “potere” in Sicilia, allora come oggi.